6 segreti per essere un tanguero di successo

Come già scritto nell'articolo precedente, che riguarda la parte femminile, un tango diventa magico quando il ballo è eseguito da due persone competenti e creative, che danno vita a qualcosa di armonioso. Insieme.
Non può  esistere armonia se non si ha chiaro il proprio campo di azione, se ci si ruba il ruolo e lo spazio vicendevolmente, se entrambi puntano ed essere protagonisti nello stesso tempo ed alla stessa maniera. Si farebbe solo un gran casino.

Messi da parte i ballerini professionisti, questo articolo è dedicato agli uomini che ballano nelle milonghe, a quei tangueri che vivono il tango come momento di incontro e condivisione con una donna e con le altre coppie.
Messi da parte i balli su coreografia, questo articolo vi vuole dare consigli su come gestire una tanda in base alle sensazioni del momento.


I ruoli esistono, lasciate che a ballare sia la donna

L'uomo guida, non c'è niente da fare.
A fine '800 non c'era ancora stato il femminismo, l'emancipazione, la par condicio, non esistevano le donne in carriera, le quote rosa e i personaggi femminili dei videogiochi.
Fortunatamente oggi la parità dei sessi è più vicina di allora e, personalmente, mi auguro che il futuro sia sempre più rivolto verso un'uguaglianza totale.
Ma nel tango, che lo vogliate o meno, non è così. "El hombre propone y la mujer dispone", si dice.

Concentrate le vostre attenzioni sulla conduzione della donna, lasciate che gli abbellimenti restino appannaggio della vostra partner.
Planeos, voleos, lapis, non devono essere il vostro primo pensiero; non sto dicendo di non farne, ma non pensate esclusivamente alla teatralità del vostro ballo. Ballereste "da soli".
Il compito dell'uomo è quello di condurre la danza, di indicare i passi alla donna con eleganza, gentilezza e determinazione e di gestire il tutto in relazione alle altre coppie.
Anche quelle ballerine che non lo ammettono apertamente, provano piacere nel ricevere una guida chiara, decisa e allo stesso tempo delicata.
Se una donna ha scelto il tango approva questa distinzione dei ruoli (almeno nel ballo); se così non fosse cambierebbe genere.



Un passo, un trasferimento di peso

Quando guardiamo un tanguero professionista, siamo in grado di ammirare la sua superiorità sin dal primo passo.
Non importa se farà figure spettacolari o meno, sono state imparate a memoria e ripetute decine di volte ogni giorno, in questa sede ci interessa carpire quegli elementi che potrebbero migliorare il nostro tango, che non è basato su una coreografia.

Il vero passo base del tango è di fatto "il passo", ovvero un trasferimento di peso.
Ogni passo comincia con un movimento della gamba libera dal peso del corpo, quando questa è in posizione distesa allora avverrà la spinta della gamba di appoggio con il conseguente cambio del peso sulla gamba che era libera e che diventerà di appoggio.
Se non abbiamo cambiato completamente il peso da una gamba all'altra allora non abbiamo eseguito un passo.
Se abbiamo esagerato nel trasferire il peso allora abbiamo fatto "più di un passo".
In entrambi i casi questo, se non è chiamato da una coreografia, è un errore per la nostra danza e invierà alla nostra partner un messaggio diverso dalle nostre intenzioni.

Postura e gestione del cambio di peso, ecco gli elementi che fanno realmente la differenza; ogni passo è compiuto, pulito, chiaro e deciso. Alla fine il tango, soprattutto quello ballato in milonga, non richiede necessariamente passi scenografici, ma una buona tecnica di base.
Attraverso gli insegnamenti di buoni maestri ed una pratica costante è possibile affinare la propria tecnica.
Prestando la massima attenzione ad imparare la postura corretta, la gestione dell'equilibrio e la conduzione della partner, i passi più avanzati verranno in maniera naturale e senza fatica.

Destra, sinistra, destra, sinistra... questo è ciò su cui dovrete lavorare come si deve se vorrete capire veramente il tango.



Studiate e praticate.

I primi tempi per l'uomo sono decisamente più duri che per la donna.
Una principiante, se guidata da un bravo marcador, riuscirà in qualche modo a fare il suo ballo, bene o male riceverà dei complimenti, tornerà a casa comunque soddisfatta; un principiante (uomo) no.

L'uomo deve conoscere un numero di passi e di figure sufficiente per dare forma ad un ballo piacevole; è verissimo quanto si dice, cioè che una buona camminata sia qualcosa di estremamente piacevole, ma provate voi a far fare una tanda di sole camminate ad una donna e poi ne riparleremo.

All'inizio le frustrazioni e le umiliazioni saranno all'ordine del giorno, ma non mollate.
Avrete la tentazione di segnarvi ad un corso di salsa, ma. se vi piace il tango, non mollate.
Studiate, scegliete buoni maestri, memorizzate una figura nuova e sbatteteci la testa fino a che non verrà fluida e spontanea. Provatela in sala, più di una volta.
Ci vorrà il giusto tempo, non abbiate fretta.
Quando la sentirete vostra, passate ad una nuova figura.
Non vergognatevi di prendere lezioni private per ripassare qualcosa che non viene bene o subito. Tutti i ballerini, anche i migliori in circolazione, hanno approfondito i passi con lezioni e tanta tanta tanta tanta tanta tanta tanta (ho reso l'idea?) pratica.



Il primo pensiero dell'uomo deve essere la sua partner

La più grande differenza tra il ruolo dell'uomo e quello della donna è il fatto che l'uomo debba pensare per due; l'uomo deve tenere a mente, in ogni momento, il fatto che la donna necessiti di indicazioni sui passi da seguire e allo stesso tempo deve pensare ai propri.

Il primo pensiero quindi deve essere rivolto alla propria partner, le vostre attenzioni dovranno essere costantemente per lei per la durata di tutta la tanda.
Il vostro abbraccio dovrà essere comodo, avvolgente, caldo; la vostra guida dovrà essere rassicurante, precisa, sicura.
Ballare con voi dovrà essere emozionante.

Se la partner farà qualcosa di non previsto, nonostante la guida sia stata chiara, siate pronti a modificare i vostri piani. Imparate ad improvvisare. Siate in grado di recuperare la situazione senza farlo pesare né attraverso la comunicazione verbale, né attraverso passi bruschi sgraziati.

Ricordatevi sempre: una donna difficilmente si ricorderà dei passi che le avrete fatto fare, ma non dimenticherà mai come l'avrete fatta sentire durante il ballo.



Aspettate la donna

Mantenere il pensiero sulla donna significa anche aspettare che compia i suoi passi prima di passare al successivo. Questo è un errore che compiono molti ballerini.
Un uomo che non aspetta la propria partner la spingerà o la tirerà a seconda dei casi, farà capire che non la sta ascoltando e trasmetterà ansia o stress.

Messi da parte alcuni casi in cui i passi vengono volutamente tagliati da impulsi dinamici del marcador, si guida il passo alla donna e la si aspetta.

A nessuna donna piace chi le spinge la sedia sotto al sedere dopo averla spostata per farla accomodare o chi le chiude una portiera su una gamba, dopo che la apre con galanteria.
Lo stesso accade durante il ballo.
Abbiamo detto che la donna deve emozionarsi ballando con noi, no?



Studiate la musica.

Non è fondamentale studiare la vita di Juan D'Arienzo, sapere che Carlos Di Sarli nacque nel 1903 o che Anibal Troilo era un mago del bandoneon piuttosto che della trombetta.
Certo la cultura non guasta mai, ma restando nell'ottica di ciò che potrà migliorare concretamente il vostro modo di ballare, imparate a conoscere le melodie su cui ballerete.
Lo stesso brano ha delle sfumature differenti se suonato da orchestre diverse o in diversi periodi storici.

Recentemente in una milonga ho notato una coppia di ballerini, erano belli, eleganti, armoniosi, lui aveva dimestichezza con un gran numero di passi e lei lo seguiva in maniera puntuale e piacevole.... ma completamente fuori dalla musica!  Tutto ha perso senso.
Lo so bene, quando si balla si è molto concentrati e questo spesso aliena dal contesto, ma, di fatto, si balla nella musica.
In che modo si può trovare la spontaneità che rende un tango armonioso e privo di sforzi?
Sicuramente annullando una alla volta le difficoltà.

Memorizzare i brani su cui ballerete vi aiuterà.
Ascoltate ripetutamente nel corso della giornata brani di tango, cominciate dai vostri preferiti scegliendo poi quelli che vengono proposti più frequentemente nelle milonghe.
Sfruttate la pagina dedicata ai brani di simplementetango.com, oppure cercate gli autori che vi piacciono su YouTube (vi consiglio questo sito per convertire un video di youtube in un file mp3 da salvare nel vostro computer: http://www.youtube-mp3.org/it )
Ascoltate i brani di tango mentre fate altro, utilizzateli come sottofondo musicale mentre lavorate al computer o mentre guidate, ad esempio; meglio ancora, se possibile, armarsi di foglio e penna e disegnare cerchietti e quadrati (sì, avete capito bene, cerchietti e quadrati) in accordo ai passaggi musicali.
Entrerà in gioco la memoria implicita, quella memoria che apprendere con il semplice esercizio (in questo caso l'ascolto ripetuto) e utilizzerà le informazioni acquisite in maniera inconscia.

Tradotto in pratica: conoscere l'andamento di un brano vi darà tranquillità e sicurezza.
Sapere in anticipo se un brano rallenterà o accelererà , vi porterà ad improvvisare i giusti passi, a gestire le pause e le riprese, ad utilizzare una camminata dove conviene, alternando camminate a passi più dinamici in accordo ai momenti melodici o ritmici.



Giorgio Buccolini




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