6 segreti per diventare una tanguera irresistibile

Il tango è un ballo in cui il ruolo dell'uomo e quello della donna sono precisi e ben definiti; l'uomo guida, la donna segue.
Non a caso l'uomo nel tango è chiamato anche "marcador", cioè colui che detta la marca (propone e guida il passo attraverso i movimenti del proprio corpo)  e la donna "seguidora", colei che segue.

Tuttavia, pensare che i ruoli si esauriscano qui è piuttosto limitativo.



1. I ruoli esistono, ma  il tango è pur sempre un ballo.

Sulla parte maschile ci soffermeremo in seguito, per quanto riguarda la donna, è fondamentale che teniate a mente che la marca del ballerino non va seguita in maniera passiva.
Siate "vive", siate ballerine e, soprattutto, siate donne e "femmine".

Un tango diventa magico quando il ballo è eseguito da due persone competenti e creative, che danno vita a qualcosa di armonioso. Insieme.

Non può  esistere armonia se non si ha chiaro il proprio campo di azione, se ci si ruba il ruolo e lo spazio vicendevolmente, se entrambi puntano ed essere protagonisti nello stesso tempo ed alla stessa maniera. Si farebbe solo un gran casino.
Il tango esige dei ruoli che non vanno vissuti con rassegnazione e negatività, non vanno vissuti come limiti, piuttosto come stimoli per personalizzare passi e movenze restando nella propria sfera di competenza. Le possibilità sono infinite, ma differenziate entro il proprio ruolo.
Questa assegnazione dei compiti, tra l'altro, porta anche una minore quantità di preoccupazioni, ad esempio, sempre per quanto riguarda la donna, ecco che non dovrà preoccuparsi di gestire i movimenti in milonga in funzione della posizione delle altre coppie, compito che di norma spetta all'uomo.

Conoscendo e rispettando entrambi il proprio ruolo, si darà vita ad un ballo equilibrato, uomo e donna diventeranno un unico "essere" armonioso (la coppia) e daranno forma con i movimenti alla musica, all'intimità e alla sensualità del momento.



2. Studiate e praticate.

Padroneggiare la tecnica è essenziale, una condicio sine qua non.
La tecnica va prima di tutto imparata, poi assimilata e perfezionata attraverso una pratica costante. Serve tempo e perseveranza.
Non abbiate fretta, date il giusto tempo allo studiare,  all'assimilare e al praticare.
Passate ai concetti più complessi solo dopo aver fatto vostri i precedenti e non demoralizzatevi se non viene tutto subito e bene.
Una buona scuola o un buon maestro privato sono quindi fondamentali per imparare le basi in maniera corretta.
Classi troppo numerose potrebbero farvi sentire abbandonati a voi stessi, classi poco numerose potrebbero essere indice di scarsa qualità o serietà.
Molto frequenti, nel tango, sono le lezioni private; scegliete istruttori di cui vi possiate fidare.

Importante, anche se meno divertente, è concentrarsi ed affinare la tecnica piuttosto che perfezionare passi particolarmente scenografici. Lasciate la parte mnemonica all'uomo ed esercitatevi per migliorare la vostra capacità di capire la guida del partner.
Con una buona tecnica sarete in grado di seguire passi inaspettati e figure nuove.
Una camminata impeccabile farà di voi una tanguera ammirata ed invidiata.



3. Danzate pensando al vostro corpo.

Nel tango la donna deve stare principalmente di fronte all'uomo, mantenere la connessione con il busto, seguire la guida, mantenere la giusta distanza nei passi. Ne consegue che il corpo dell'uomo diventa un punto di riferimento importante, ma quale ballo viene bene se prima di tutto non si ha la consapevolezza del proprio corpo, della propria posizione, dei propri movimenti, che nel tango devono essere estremamente precisi e allo stesso femminili e sensuali?
In una parola: propriacezione.
La capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo e la sua postura nello spazio, anche senza il supporto della vista.

Lasciarsi andare all'euforia di un ballo senza avere il minimo controllo sul corpo porta un'infinità di spiacevoli inconvenienti: mancanza di eleganza nei movimenti, essere di ostacolo per il vostro ballerino, rischio di scontri con le altre coppie, nel complesso potreste risultare sgraziate, se non buffe.

Avere la consapevolezza del vostro corpo e controllarne i movimenti con assoluto controllo vi porterà a ballare esattamente nel modo in cui vi immaginate ballare, potrete accelerare o rallentare i movimenti a piacimento, non graverete con il vostro peso sul ballerino e sul suo equilibrio. Non è facile, potrebbe tornare utile riprendervi con una videocamera mentre ballate per rivedervi con calma. I difetti in questo modo resteranno ben impressi nella vostra memoria!



4. Usate il pavimento, non l'uomo.

Restando nell'ottica di danzare contribuendo al ballo e non esclusivamente seguendo i passi proposti dall'uomo, è necessario tenere a mente che ognuno dei due ballerini deve mantenere l'equilibrio sul proprio asse.
Così come a qualsiasi tanguera non piace essere strattonata, tirata o spinta dall'uomo poiché ciò limita la sua libertà di movimento (e quindi l'espressività creativa), allo stesso modo all'uomo non piace essere gravato del peso della ballerina.

Non vorrete mica far sapere al ballerino quanto pesate, vero?

Usate quindi il pavimento, la postura, i muscoli per mantenere il vostro asse e non buttatevi a peso morto nell'abbraccio dell'uomo.
Ne limitereste la libertà e di conseguenza peggiorereste la sua guida e la spontaneità dei movimenti. Di conseguenza il piacere del ballo.
Un gentiluomo non vi dirà mai che vi sta trasportando per tutta la milonga, ma di fatto subirà la pesantezza del vostro peso e del ballo e questo potrebbe spingerlo a ripetere gli stessi passi, quelli meno faticosi, senza azzardare cose più creative.



5. Imparate a conoscere la musica.

Come già detto e ripetuto, la donna deve seguire la guida dell'uomo qualunque sia il modo in cui lui balli.
Quando vi invita un ballerino che non conoscete, non vi resta che incrociare le dita e sperare che sia un abile tanguero... e che "senta" la musica.

Con il tempo una brava tanguera diventa anche una brava "psicologa-lampo", impara a capire chi ha davanti e come interpreta il brano, se balla sul ritmo, sulla melodia o su chissà quale tempo senta battere nella sua testa.

Seguire l'uomo non impedisce alla donna di abbellire il proprio ballo con adornos sui passaggi musicali più belli, lì dove l'uomo (competente) li chiami, le lasci lo spazio oppure dove lei riesca a rubarli.
Imparate quindi a conoscere i brani e le interpretazioni delle diverse orchestre; ascoltate più volte gli stessi brani durante la giornata, anche mentre fate altro, e, senza accorgervene, ne memorizzerete i passaggi melodici, i ponti, le accelerazioni, le interruzioni e le riprese.
Quando ballerete il vostro corpo disegnerà spontaneamente voleos, planeos e adornos in generale in piena armonia con il brano senza che nemmeno dovrete sforzarvi a pensare.

Conoscere i brani vi darà maggiore sicurezza e i giusti tempi per slanci creativi, accentuerà la vostra femminilità e renderà più belli da guardare i balli anche con i tangueri meno esperti.
Provate poi ad immaginare che cosa può venir fuori da due ballerini che conoscono entrambi i passaggi musicali del brano che stanno ballando...



6. Cerca (e premia) la qualità, non la quantità

Nell'ottica di migliorare il vostro tango, privilegiate i balli di qualità piuttosto che la quantità.
È vero che è necessario fare pratica, ma ballare spesso con ballerini scadenti non solo non vi farà godere il ballo, ma addirittura potrebbe peggiorare il vostro tango, facendovi acquisire difetti altrui. Se vi abituate a ballare spesso con ballerini che saltellano, finirete per saltellare anche con altre persone e così via.

Quindi dosate i balli con ballerini scadenti.

Ballare con chi è più bravo è un piacere, con chi è meno bravo è un dovere, mi dissero tempo fa e non potrei essere più d'accordo... certo, se vivessimo in un mondo ideale.

Nell'ottica di dosare i balli allora, appurato che chi vi sta invitando non sia ancora esperto, a chi "regalare" il piacere di un ballo con voi?

Accettate gli inviti di chi vi chiede di ballare in maniera gentile e garbata, di chi vi invita con un sorriso e in modo opportuno, ancora meglio di chi lo fa attraverso la mirada.
Un ballerino poco esperto che vi invita a ballare con i dovuti modi oggi, ha ottime probabilità di essere un buon tanguero domani.
Per un uomo muovere i primi passi è qualcosa di estremamente difficile, che si impara con il tempo, ma la sensibilità e l'educazione sono ingredienti fondamentali di qualsiasi ballerino futuro.
Premiate queste persone con vostro sì ed un buon ballo.
Se ne avrete modo, esortateli a migliorare ancora.

Rifiutate (con garbo ed educazione) gli inviti di chi vi interrompe quando state parlando con qualcuno per invitarvi, di chi vi picchietta sulla spalla "Scusa, balli?", di chi insiste dopo un primo educato rifiuto (siate ancora educate, ma ferme).
Rifiutate gli inviti di chi è noto per allungare le mani durante il ballo, di chi elargisce baci sul collo non richiesti a fine tanda, di chi non rispetta la pista affollata, di chi va a sbattere contro le altre coppie, di chi si presenta grondante di sudore.
Insomma rifiutate gli inviti di chi non vi sembra a modo.

Accettare inviti da ballerini scadenti, potrebbe far pensare loro di essere bravi tangueri e che non abbiano necessità di migliorare e, in generale, di mettersi in discussione.
Sia mai che una serie di rifiuti porti determinati personaggi a compiere delle riflessioni e a rivedere alcuni atteggiamenti?
Ecco che vi si presenta l'occasione di svolgere una funzione educativa di cui il tango vi sarebbe riconoscente.





PS: l'immagine proposta per questo articolo è un dipinto di Fabian Perez, pittore e ballerino di tango. Un grande artista in grado di raccontare un'intera storia e trasmettere emozioni attraverso una sola immagine.



Giorgio Buccolini





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